Inizia da Catania il tour teatrale di Fabrizio Moro Figli di Nessuno tour

testo e foto Angela Platania

 Fabrizio Moro Catania Ph Angela Platania

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Per Fabrizio Moro, questi sono gli anni della rivalsa, gli anni del raccolto. Dopo tanti anni a ricamare brani, degni di un grande poeta, apprezzati, inizialmente, solo da un pubblico in sordina, finalmente Fabrizio inizia a  “ricamare” i numeri. I numeri, che non sono altro che il frutto di tanta passione, di tanta dedizione, che in questi anni ha speso, nell’esternare la sua anima, a chi aveva abbastanza anima da percepirla. I piccoli luoghi di incontro, in seguito si sono ampliati e vetrine importanti, hanno illuminato, com

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e fari, la sua stupenda discografia. Forse il talent “Amici”, ha dato un imput ad ascoltarlo con più attenzione. E forse anche un Sanremo, a volte noioso, a volte disattento e ingiusto, lo ha aiutato a farsi conoscere al grande pubblico. Ma Fabrizio non deve ringraziare nessuno, se non se stesso e i suoi fan, fedelissimi, lasciatemelo dire, che lo hanno seguito in ogni luogo, da sempre. Ed eccolo qui, in teatro, una tappa in

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sperata, per qualcuno, ma che lui si è guadagnato. Due date a Catania, per sopperire, ad una data spostata (causa inagibilità) dal palasport di Acireale, dal quale Fabrizio aveva deciso di iniziare il suo tour “Figli di nessuno”, dall’omonimo cd uscito nei mesi autunnali. Ma lui sempre ligio alle sue decisioni, ha regalato alla Sicilia, un nuovo inizio (come narra una sua famosa canzone “Questo è l’inizio, l’inizio è come l’oro, l’inizio di una luce che illumina il futuro“),  la prima data del tour teatrale, preceduta, soltanto, da tre appuntamenti nei palasport a Roma e Milano.

E’ atteso questo appuntamento, sognato da tanti. E forse anche da lui. La Sicilia che lo ha sempre accolto come un figlio, legati a doppio filo da quel brano “Pensa” che lo consacrò a suo tempo, come autore attento e sensibile.

I Fans, eccoli, eterogenei accorsi da ogni parte della Sicilia, Palermo, Trapani, Agrigento, Catania, Marsala, Messina e relative province, per accoglierlo con il calore di sempre. Eccoli li in fila, dalle prime ore del pomeriggio, con striscioni, amicizia e sopratutto tanto amore.

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Fabrizio Moro Catania Ph Angela Platania

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Fabrizio Moro Catania Ph Angela Platania

Ci si incontra in teatro, come amici da sempre, pur non conoscendoci, uniti solo -e non è poco- dalla voglia di vivere questa occasione, come un evento. Rispetto è la parola d’ordine. E si vede. Nessuno prevarica sull’altro, nessuno spinge nessuno. Tutto perfetto. E si contano i minuti, cosi come il  countdown che appare magicamente nel maxi schermo sul palco, per dare, finalmente inizio, allo show. Si spengono le luci  e sulle note di “Quasi“, amplificate dalla fan action coadiuvata da striscioni e foglietti distribuiti a tutti e alzati per l’occasione, ha fatto elettrizzare il teatro. Fabrizio in formissima, vestito interamente di nero, con una giacca trapuntata di paillettes, inizia ad ammaliarci con la sua voce, le sue parole, i suoi gesti i suoi messaggi. Ma sono tutti messaggi che passano attraverso gli occhi, i suoi e di chi è presente. E’ un unico sguardo che ci trasporta dentro le nostre anime, che tocca le corde più fragili, quelle delle paure, dei disagi, di amori finiti o vissuti anche male, se vogliamo. Si parla d’amore. Sempre. E mentre si canta e si balla, l’amore resta presente, sia per lui che canta, sia per chi ci sta accanto, sconosciuto o no, ma uniti nella stessa onda emozionale. La scaletta si articola fra hit conosciutissime, e tantissimi brani tratti dal penultimo cd “Pace” e dell’utimo “Figli di Nessuno”. Elegantemente miscelati, sopratutto vissuti. Bra

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ni come carezze o come schiaffi. Ricordi del passato o recenti. C’è spazio per tutto. Per i bambini con “Giocattoli” e “Filo d’erba” scritto per il suo primogenito “Libero” o “Portami via”, scritta per la figlia “Anita”, splendida dichiarazione d’amore, che racchiude la dolcezza e la  sincerità, quest’ultima che contraddistingue Fabrizio da sempre. Da sempre si è raccontato nel bene e nel male, senza filtri, ma sempre guardando al futuro, ad una crescita sempre in movimento. Un po’ di ironia sul brano “Sono solo parole”, una dichiarazione d’amore “per la sua Roma” con “Me n’ammoravo de te”. E poi un momento struggente, con “21 anni”. Continuando con “Pensa”, “Non mi avete fatto niente”, “L’eternità”, “Non mi sta bene niente”.

E nel frattempo il countdown, riappare sugli schermi… si avvicina la fine… “Pace“, uno dei brani più intensi della sua discografia, ci preannuncia che il concerto è finito… troppo presto forse… si sa… del Moro non ce n’è mai abbastanza.  Rimane il suo sguardo da ragazzo pulito, che non si nasconde e vive le sue fragilità, che si è donato senza riserve, che è arrivato al culmine delle sue possibilità… e chissà se alla fine del brano “Pace”, ha capito, e sono certa di si, che quella frase  “Vedo me stesso nei tuoi turbamenti E poi mi chiedo se senti che Io cerco te, io cerco te” è lo stessa sensazione che proviamo anche noi.

Noi, Fabrizio, continueremo a sentirti e cercarti fin quando ti troveremo.. e ci ritroveremo ancora.

Sul palco, con Fabrizio, la sua storica Band Claudio Junior Bielli (Pianoforte, Tastiere e Programmazioni), Roberto Maccaroni (chitarra e cori), Davide Gobello (chitarra), Alessandro Inolti (batteria), Andrea Ra (basso e cori) e Vincenzo Meloccaro (sax).

L’appuntamento è per giorno 11 novembre sempre al teatro Metropolitan e il 9 Dicembre, al teatro Golden di Palermo.

il tour di Fabrizio continua

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Le date di Catania sono organizzate dalla Friends & Partners e Giuseppe Rapisarda Management

la data di Palermo dalla Friends & Partners e Puntoeacapo di Nuccio La Ferlita

Inizia da Catania il tour teatrale di Fabrizio Moro Figli di Nessuno tourultima modifica: 2019-11-09T18:08:25+01:00da angyplatania
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