Un tour Esplosivo per POVIA che affascina il pubblico presente e lo seduce con il suo savoir faire

330917059_543340237865535_6646056098194871832_nE partito da Augusta (Sr) il tour di Giuseppe Povia, “Sani di Mente 2023”, titolo azzeccato, per descrivere, un momento storico, nel quale le  persone hanno smesso di pensare per uniformarsi alle masse. Povia, in questi tre anni è stato preso di mira da tutti,  in primis dai  media, ignorato dalla tv e dalle case discografiche, ritorsioni dovute alla scelta di essere un uomo pensante. Ed anche per i live ha avuto diverse avversità, infatti, senza alcuna spiegazione “da sani di mente”, per intenderci,  si è visto annullare alcuni concerti. Essere un artista “scomodo” o se vogliamo “non uniformato” agli altri, è stato un prezzo che Povia ha scelto di pagare, per restare un artista, ma sopratutto un uomo Libero. In questi anni si è autoprodotto dei cd, venduti tramite i suoi spazi web, ed ha inizato la “sua battaglia”, che non dovrebbe essere solo sua, di sensibilizzazione delle masse, spingendole ad usare il cervello, ad essere meno massa e più persone.IMG_0744mR Il suo penultimo cd “Nuovo contrordine mondiale”, metteva alla luce nozione storiche, che riguardavano il regno delle due Sicilie, per poi ritornare ad autoprodursi il nuovo lavoro (ma già si parla del prossimo)  “Imperfetto”, ignorando l’atteggiamento ostile delle case discografiche. Ma tutto questo non ha fermato la sua voglia di raccontarsi e raccontare, scavare e studiare, riuscendo a mettere in luce, anche punti oscuri, che hanno costellato questi ultimi tre anni di storia italiana. IMG_0857mRFinalmente, sembra che il vento abbia smesso di andare contro, e cosi per Povia si prospetta un nuovo inizio, sostenuto dall’agenzia “DalVivo Produzioni“, e dagli impresari Marco Grimaldi, Massimo Costantino e Carmelo Palazzolo, che in Sicilia, hanno il compito di promuovere e supportare l’artista. La prima data Zero, ad Augusta, in provincia di Siracusa, possiamo definirla esplosiva. Tutto è stato curato nei particolari, acustica, luci e atmosfere, un plauso particolare anche al Comune di Augusta, al sindaco Dott. Giuseppe di Mare e l’assessore alla cultura Giuseppe Carrabino, che con l’occasione hanno inaugurato l’auditorium “Giuseppe Amato”. Lo show, perché si tratta di un vero show è volato via nell’arco di due ore intense, con un Povia al massimo della sua forma fisica e sopratutto con una dialettica comprensibile a tutti. Sin dall’inizio si è creata, quella sorta di complicità e di benevolenza verso un artista che non le ha mandate a dire, che ha protetto la sua storia e la sua persona, con tutti i mezzi a disposizione. Il palco ha abbracciato il cantautore e la sua band composta IMG_0987mRda Violino/Voce: Anna Magno, Basso: Corrado Giardina, Batteria: Stefano Riuscica, Piano/Tastiere: Pierpaolo Latina, Chitarre: Giuseppe Mandolfo, e questo abbraccio non si è esaurito neanche nel finale. Fra i brani del suo repertorio non potevano mancare “i Bambini fanno oh”, “Vorrei avere il becco”, brano con il quale ha vinto il festival di Sanremo 2006, “La Verità”, brano presentato a Sanremo 2010, continuando con “Emozione”, “Al sud”, “Cameriere”, “Anche no”, “Ma tu sei scemo”, per poi continuare con gli estratti dei suoi ultimi lavori, saggiamente miscelati con i  brani più datati.   Ci sono stati anche dei fuori programma con un revival degli anni 60, eseguiti con la chitarra,  poi un omaggio ai grandi artisti scomparsi, come “Franco Battiato e Lucio Battisti”. Lo spettacolo, non ha perso lo smalto neanche per un millesimo di secondo malgrado sia stato  solo la data zero, insomma una prova generale dei concerti futuri, ma lo show continua incalzante ed  è un susseguirsi di momenti intensi. Si ferma nel momento in cui   propone il brano “Maledetto sabato”, che racconta di un incidente di cui è stato vittima molto tempo fa, ma nel quale perdette la vita il suo migliore amico Francesco (evento nefasto che gli ha cambiato il modo di rapportarsi con la vita), con uno stato tangibile di commozione, con delle luci soffuse ha creato una sintonia palpabile, che si è concretizzata  con una standing ovation spontanea.

Giuseppe Povia con il sindaco di Augusta Giuseppe di Mare

Giuseppe Povia con il sindaco di Augusta Giuseppe di Mare

Lo spettacolo continua con  “Luca era gay” specificando che non ha mai detto che fosse una malattia e quindi nessuna guarigione, ha voluto ribadire che ha raccontato una storia ed anche se lo hanno, come al solito, frainteso, lui non smetterà mai di eseguirla.  Il finale è con  “I bambini fanno oh”, con tutto l’auditorium che si riversa ai piedi di questo showman geniale, un momento unico di simbiosi che trasmetteva tenerezza. Perché in questo gesto non c’era solo la voglia di finire bene un concerto, ma proprio di non farlo finire, di lasciare aperto un altro inizio. Ma il termine lo sancisce la grande disponibilità di questo artista, come si definisce lui “terrone” di darsi ancora. Invita a non andarsene e di restare per le foto -che gli altri suoi colleghi si rifiutano di fare tassativamente (ndr)-, per concludere con il sorriso sulle labbra due ore di spensieratezza, di aneddoti, di ironia, ma anche lasciando spazio alla memoria e alla riflessioneIMG_1142mR

Angela Platania

www.povia.net

https://www.facebook.com/poviaofficial

https://www.instagram.com/giuseppepovia/

Un tour Esplosivo per POVIA che affascina il pubblico presente e lo seduce con il suo savoir faireultima modifica: 2023-03-25T16:28:45+01:00da angyplatania
Reposta per primo quest’articolo